DOLOMITISUPERVULKAN 2019

Ed eccoci giunti alla 25° edizione della Dolomiti Superbike, una classica nel panorama marathon internazionale ed un appuntamento fisso anche per alcuni dei nostri consoci Vulkan.
Insieme ad altri 4.300 atleti quest’anno sono stati cinque Vulkan a cimentarsi nella sfida… vediamo com’è andata:

Nicol Guidolin: quinta partecipazione, quarta volta consecutiva sul percorso corto, quarta volta in premiazione! Quinta assoluta e prima master dietro alle prime quattro atlete, tutte elite. Nonostante quest’anno il suo allenamento sia concentrato più che altro sulla corsa la sua prestazione le ha permesso di bissare il risultato dello scorso anno. E va sottolineato che quest’anno le atlete master sono partite nelle griglie insieme agli uomini e non davanti con gli elite come accadeva fino alla scorsa edizione. Senza quei secondi preziosi persi negli ingorghi iniziali magari una o due posizioni potevano essere scalate! In ogni caso grande e meritata soddisfazione anche quest’anno per la nostra atleta di punta.

Fabio Toffanin: sulla lunga è riuscito a strappare un tempo di tutto rispetto: 6h 45’18”! I chilometri macinati quest’anno, soprattutto nelle granfondo su strada, si sono fatti sentire ed il tempo la dice lunga sulla sua prestazione. All’arrivo Fabio ha detto che il percorso gli sembrava più facile, evidentemente ha spremuto le sue energie fino all’ultimo. Complimenti al nostro atleta più giovane che è stato il migliore dei nostri sul percorso classico di 113 km con 3.400 m di dislivello.

Andrea Giorgio: alla sua sesta (!) partecipazione consecutiva e alla terza sulla lunga distanza, tutte concluse. Per Andrea la DSB è L’Appuntamento ciclistico dell’anno. La aspetta con ansia e se la vuole godere tutta, con la filosofia che molti degli oltre 4.000 partecipanti adottano che è quella di salire in sella e pedalare tutti i 113 chilometri senza chiedere più del dovuto al proprio corpo assecondando le proprie sensazioni. Certo un occhio al cronometro lo danno tutti, è pur sempre una gara! E magari si finisce a commentare insieme in maniera semiseria su quei minuti aggiunti al tempo dell’edizione precedente, dando la colpa ai chili di troppo o ai pochi chilometri di allenamento. Alla fine quello che rimane è anche per quest’anno la soddisfazione di aver portato a termine la propria impresa personale. Sicuramente finchè esisterà la Dolomiti Superbike vedremo Andrea al via.

Roberto Puccioni: ritorna alla DSB dopo tre anni. Due anni fa il grave infortunio al polso occorso poche settimane prima della gara di Villabassa lo aveva costretto a fermarsi per diversi mesi, obbligandolo a rinviare la sua partecipazione. Roby ha deciso di utilizzare il credito di quell’iscrizione per l’edizione di quest’anno e con la bici nuova fiammante ha preso il via con la seconda griglia. A suo dire Il monocorona da 34 denti si è rivelato piuttosto duro da spingere sulle rampe più complicate del Monte Elmo e della salita a Prato Piazza, anche perchè gli impegni sempre più fitti non gli hanno permesso di prepararsi al meglio. Anche per questo tagliare il traguardo è stata per lui una grande soddisfazione da condividere con gli altri soci davanti al consueto bicchiere di birra.

Giovanni Delle Fave: chi Vi scrive aveva un conto aperto con la DSB dalla scorsa edizione quando si era dovuto arrendere a metà percorso a causa di una fastidiosa infezione al soprasella.
Quest’anno sono partito all’arrembaggio convinto di poter mantenere i ritmi del 2018, tuttavia dopo metà gara condotta al di sopra delle mie possibilità sono stato assalito dai crampi ed il ginocchio sinistro malandato ha iniziato a fare cilecca. Spaventato dalla salita a Prato Piazza ho deciso di abbandonare la gara dopo circa due terzi del percorso. Quest’anno però la colpa è soltanto mia, peccato!

Dopo la dovuta citazione dei soci Chiara De Cristini e Walter Sanzin, che pur non partecipando alla gara si sono uniti al gruppo per i momenti conviviali e per qualche giretto esplorativo sulle Dolomiti Pusteresi, ed un saluto al resto della famiglia Giorgio, sempre presente, ed agli amici Angelo e Fabrizio che hanno condiviso con noi questa esperienza, vogliamo lasciare qualche commento finale: ci giungono voci da più parti che la Dolomiti Superbike per come la conosciamo potrebbe essere giunta al capolinea con questa 25° edizione. Quello che verrà probabilmente ancora nessuno è in grado di saperlo. Rimane la speranza di poter contare su un appuntamento che è così caro a tanti appassionati, agonisti e non.

 

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