CINQUE GIORNI UN’ESTATE (senza Sean Connery)

Io e Sibilla siamo sposati dall’aprile 1999, ma questa è la prima volta che riusciamo a partire soli soletti per una settimana di vacanza, i nostri amati bimbi sono impediti da impegni di lavoro e dal dover accudire i nostri due cani, con i quali non sarebbe possibile dedicarsi in via esclusiva alla Mountain Bike.

Il mio ginocchio continua a funzionare da schifo ma la bicicletta rimane il miglior modo per fare un pò di attività senza sovraccaricarlo troppo.

L’idea è di spostarsi in occidentali e di girare un pò in quota con tutto l’aiuto possibile degli impianti di risalita, dei rossi trenini svizzeri e quando l’Oracolo riesce a distruggere completamente la pedivella in carbonio della sua Trigger anche del nolo di una goduriosa full e-mtb.

E’ la prima volta che visitiamo dei bike park e l’impressione che ci rimane di Livigno è veramente positiva: con tutte le poche energie dedicate a cercar di tenere la bici sulle linee di discesa.
Puro divertimento e tanta tanta adrenalina anche se siamo dei principianti e spesso utilizziamo le chicken lines per evitare i passaggi più ostici.

Dopo un paio di giorni di adattamento si ha quasi l’idea di annoiarsi sui percorsi totalmente artificiali senza il minimo sasso fuori posto ma al contempo si gode di una guida plaisir, dove se si arriva a non toccare i freni si scopre il piacere della discesa fluida quando non serve quasi mai rilanciare per superare il dislivello successivo.

L’ambiente è ovviamente di ampio respiro e basta uscire dai vari parchi giochi per ritrovarsi su infiniti single tracks, dove si va più cauti tra canalette e pietre allo stato brado, anche se alla fine sembra sempre un enorme giardino giapponese.
C’è un sacco di gente alla partenza degli impianti del Carosello e sopratutto del Mottolino, ma la gran quantità di possibili discese fa si che si riesce a girare sempre in tranquillità senza il timore di far da tappo ai veri free riders che vanno al triplo delle nostre velocità.

Cinque giorni un’estate, ricordando il bellissimo film con Sean Connery girato a due passi da quì nel cantone dei Grigioni.
Cinque giorni un’estate, riconquistando il piacere di una vacanza in quota con ampi orizzonti dopo le infinite limitazioni pandemiche che ancora son lungi dallo scomparire.   

Oracolo e Sibilla

 

21.08.21 Bernina express

Dal passo Bernina raggiunto col trenino rosso, magica discesa a Poschiavo all’inizio su facili sterrate lungolago e quindi su trail anche impegnativo (S2).

16 km, disl. +300/-1.400m

 

22.08.21 Carosello bike park e Val Fedeira

Prime esperienze in bike park, tra trail blu e rossi. Divertentissimo. Poi rientro per la bella Val Fedeira.

32 km, disl. +300/-2.800m

 

23.08.21 Alpisella – Passo Trela

Uno dei tour più consigliati a Livigno.
Dal lago omonimo si sale verso il passo Alpisella (spartiacque Adriatico / Mar Nero), si passano le sorgenti del Adda e dopo aver circumnavigato uno dei laghi di Cancano, si rientra salendo a Malga Trela al successivo passo e quindi ci si lancia in discesa (libidine) verso Livigno.
Sterrati e single track da urlo. 

39 km, disl. +1.005m

 

24.08.21 Mottolino e Alpe delle Mine

Alla fine della prima discesa dal Mottolino sulla prima compressione distruggo il pedale!  In salita quindi portage … in discesa numeri da circo senza uno degli appoggi!
Posti fantastici.

16km, disl. +200/-700m

 

26.08.21 Stelvio, rif. Garibaldi, passo Umbrail, bocchette di Frascola e di Pedenoletto, laghi di Cancano, Boscopiano e Bormio.

Con ebike a noleggio e pulmino da Bormio al passo dello Stelvio … in ogni caso giornata esaltante!  La mulattiera militare che precipita a tornantini nella profonda Val Frascola (quella che in gran parte per colpa mia durante la Transalp avevamo perso), è uno spettacolo nello spettacolo anzi Triplospettacolo !!!

31km, disli. +500/-1.700m

 

 

 

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