SOBBORGHI DI CAPODISTRIA – (DUX ISTRICAE SUBURBIA)

Allora due parole de resoconto sula prima gita Vulkan in calendario 2019!
Giro quasi totalmente BITUMIGNOSO! Oviamente per inaugurar l’ibrida Cannondale nova biga oracoliana.

La prima roba che me vien in a mente xe el congruo numero de monez cascai nela rede!
Pur con qualche forzata defezion de l’ultima ora, tra cui spicca negativamente quella dell’alta conifera, in partenza da Domio alle 10.00, salutati dalla Sibilla teatrante, semo adiritura in NOVE… el capogita gongola tuto contento.

Con un borin tenace e costante risalimo fin a Caresana e scendemo nela valle del Rio Ospo.
Anche al riparo dal vento le note falesie non sembrano brulicar de atività = XE ZIMAAA !
Per sterrato (uno dei pochi de ogi) salimo a Gabroviza e pasado soto al viadoto, (no xe sai bora ogi, ma continuo a chiederme de che spinta laterale i struturisti ga tegnudo conto per far star in piè l’enorme catafalco de zemento armato. Resta un’opera de un enorme impatto in mezo al verde tra San Servolo e Tignan… ma ciononostante, pasandoghe soto, su de mi almeno incuti imponenza, fascino e una fredda bellezza).
Minitour del cimitero de San Nicola, con un pensier a tal Primozic… veceto che ga “oltrepassado” nell’indifferenza, almeno a veder la lapide che no xe.
Semo in tabella de marcia… parti la proposta de un primo BEVERAGE volante nela gostilna a Crni Kal… ma rimbalzemo, perchè i apri a mezdì (manca 20′), i ga de preparar pei pranzi e… evidentemente i ga el cul pien!
Dai! Tra mezora e semo a Kubed… ma anche Jakomin e le sue KOZEL se rivelerà una chimera: per ferie ZAPRTO!

 

 

Tra crescenti mugugni cerco di ristabilire l’ordine nella truppa oramai allo sbando… ci saranno si e no 4/5 °C a riparo dal vento… ma le vulkaniche gole sono evidentemente oramai inaridite… TEGNI’ DURO! Tra 5 km xe Razman a Gracisce.
Ma oramai anche i animaleti del bosco xe tuti che ridi! (cusì usava el defonto)… e infatti, evidentemente per no rubarse i clienti a vicenda, le due brave gostilne vanno in ferie in concomitanza!!!
Zagolo dimostrando la sua profonda conoscenza del territorio si mette ad urlare BON OMBOLO, BON OMBOLO! E sbraccia in mezzo alla carreggiata. A stento in cinque riusciamo a farlo deviare verso il mare.
Galantiçi, Poletiçi, Popetre… tuti sti paesti ga tuti una ciesa ma nianche l’ombra de ombre… Anche el contado fermado per strada per informazioni dimostra la sua incompetenza in materia: GAVEMO SEDE urla i nove stradisti e lui : VODA?
NOOOOOOOOOOOO! E avanti cusì, fin a Trsek e ala bela ceseta de Sveta Brida, dove a parte el panorama che colpisi tuti, la sede me fa dimenticar i anedoti che gavevo preparado per la santa dele osmize.
Da OSEM (otto) come i sui fioi partoridi col nobil vichingo prima de ritirarse in convento a Roma per far tornar el Papa transfugo da Avignone…
El posto xe comunque magico, ma via! Oramai a separarne dala tola del Karjola a Marezige xe solo un per de fiumiciattoli (e le rispettive risalite collinari).
Pasemo Kozloviçi, Boçaj, Kortina e finalmente pasado el ponte sul Pinjevec pasemo el cartel MAREZIGE… manca solo un centinaio de metri per el belvedere sui due golfi (de dislivel).
Oramai in surplace raggiungiamo la rotonda sul colmo della dorsale “californiana”… Andrea ci saluta e scende verso Vanganel per impegni con la palla a spicchi.
Rimasti come i figli di Santa Brigida ci dirigiamo verso le magiche fonti (a pago), ma il borino convince anche i più audaci: ritorneremo, oggi è meglio entrare in gostilna.
La cameriera ci prende in simpatia e tra disquisizioni tra Refosco (quì re incontrastato) e Terrano passiamo un paio d’ore in perfetta sintonia.
Anche Decri, che rassicurata e sopratutto PUFFdotata da parte mia, finalmente si rilassa ed è pronta a ripartire sfidando l’ipotermia!

 

 

Una bella discesa ci porta a Vanganel ed alla lunga ciclabile verso Dux Istricae.
Non era preventivato, ma le tante privazioni del mattino hanno segnato i nostri animi: Decidiamo per una sosta fuori programma alla Loggia, proprio nel centro del centro storico.
E facciamo benissimo, perchè (dopo traduzione della stessa cameriera) scopriamo che oggi i dolci sono AGGRATIS!!!
E anche senza sciabola si brinda che è un piacere!!!

 

 

Rimontati in sella accendiamo i fari e ripartiamo verso Ankarano protetti dal vento contrario da un argine della bonifica. Lasciando la ciclabile che gira verso Ankarano, risaliamo la statale fino a Skofje e a quel punto, oltrepassata la Parenzana ci gettiamo in discesa verso il valico di Rabuiese, Vignano, Montedoro e relativa galleria; voliamo sul vialone alberato e poco prima delle 19.00 concludiamo i 60 kilometri di anello con 1.156 metri di dislivello.
Un paio di caraffe di spritzcampari chiudono il cerchio e arriva pure la Sibilla (ma forse è rimasta quì al calduccio tutto il giorno).
Un grazie all’Oracolino per averci coccolato pur avendo appena finito il suo turno dietro al bancone del PANE QUOTIDIANO.
Grazie amicici, è stato un giro “freddino” ma nel contempo ebbro di calore umano!

 

 

I BITUMIGNOSI : Oracolone bitumignoso, Bidux Piccolo Principe, Stefano Grande Naso, Uolter “Pneumo nonchè toracico” Sancin, Andrew Naso Schiacciato, John Feru from Down Lonjer e Chiara de Brividini.
Andrea G e Angelo Z xe scampai prima e i se cuca una minifoto!

 

 

E CONFIDE’ nel global warming… perchè la prossima sarà buia… SARA’ NOTTURNA VERA !
DAL TRAMONTO ALL’ALBA ED OLTRE! Alla faccia di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez … con tuti i predatori del bosco che za se ga dado apuntamento.
NOCTIS MAJOR
(15-16 o 16-17 marzo p.v. – maggiori informazioni a breve)

Qui di seguito vi lascio la traccia gpx del giro: Traccia_Sobborghi_Capodistria

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