BASSA CARNIOLA 2019

Nel weekend appena trascorso si è svolta la gita nella Bassa Carniola.

Articolata su due giorni, in autosufficienza, attraversando zone boschive poco frequentate, per non dire “selvagge” con repentini cambi di paesaggio, dove i boschi di conifere all’improvviso lasciano il posto a boschi di latifoglie e viceversa, il tutto condito da praterie ancora molto verdi stante la situazione metereologica del periodo e dove la “civiltà” attraversata è composta nella maggiore parte da villaggi di poche case.

Sabato mattina alle ore 08:30 siamo già in sella pronti a partire dal parcheggio del Mercator di Circonio. Un bel sole fa ben sperare ma sappiamo che nel pomeriggio sono previsti temporali veloci…
C’è tempo per un caffè al bar lì vicino e poi si parte su sterrato lungo le pendici della Slivnica. Si attraversa Grahovo e lasciato alle spalle il lago di Circonio ci si addentra nei boschi in direzione est.

Lasciato a sinistra il bivio per Krizna Jama (le famose grotte con i 22 laghi che si attraversano con i canotti e che sono visitabili a pagamento) il percorso è intervallato dal continuo alternarsi di boschi, prati e colline e la natura incontaminata è interrotta solamente dall’attraversamento di paesi/villaggi come Zerovnica, Sveta Ana, Loz (paese questo un po’ più grande che ha addirittura un bar… e non possiamo quindi farci scappare l’occasione!), per ripiombare poi nel verde, passare Knezja Nijva ed arrivare a Retje, unico posto sul percorso del Sabato dove si può trovare da mangiare.

Qui per un attimo “speriamo” di essere raggiunti dall’Oracolo che al momento della nostra partenza da Circonio ha mandato una foto di lui pedalante partito da Ribnica (la nostra destinazione della giornata) ma scopriremo di li a poco che la “sua” Ribnica era invece quella vicino a Illirska Bistrica. Il solito buontempone dell’Oracolo!

Siamo ancora comodamente seduti a tavola a Retje quando si scatena un piccolo “diluvio passeggero”, ed è sufficiente temporeggiare ancora una decina di minuti, giusto il tempo di degustare un ottimo Brinjavec, che il tempo migliora e quindi riprendiamo la marcia reimmergendoci nei boschi per arrivare alle 18:30 a Ribnica, che si trova a 60 km dalla partenza, dopo aver percorso 1.350 m di dislivello positivo.

L’alloggio è molto superiore agli standard Vulkans, abituati sicuramente a soluzioni più spartane, ma era questa l’unica soluzione trovata.

La sera si cena in un locale consigliato da Peter il gestore del B&B, dove abbiamo modo di seguire sul cellulare la diretta della partita dell’Alma mentre in contemporanea ci giungono foto e video da chi si trova in Palazzetto.

 

 

 

Domenica mattina partenza alle ore 09:45. Il giro di oggi è “più civilizzato” nel senso che la presenza di villaggi e piccoli paesi è più marcata ma il territorio ed i paesaggi sono sempre fantastici.
Sajevec, Jurjevica, Lipovsica, Sodrazica, Jelovec, Globel sono solo alcuni dei tanti che abbiamo attraversato e sfido chiunque, a meno che non sia passato prima da quelle parti, a dire che li aveva mai sentiti prima e che sapeva che a Sodrazica c’è addirittura un impianto di risalita con tanto di apres ski “domacijo”.

C’è anche il tempo per uscire dal “percorso pianificato” ed aggiungere un 150 m di dislivello (per la gioia di Steve che fa di tutto per cercare di allungare il percorso) per visitare la bellissima chiesetta di Nova Stifta che si trova su una collina e cui le fanno “guardia” due Olmi che risalgono alla data di costruzione della stessa, anno 1671.

Abbandonato l’ultimo paese, Radlek, dove la tentazione di modificare l’ultima lettera sostituendola con una “R” è molto molto alta…, si inizia a salire dolcemente da est sul Monte delle Streghe per ricongiungersi agli ultimi tornanti della carrareccia che da Circonio porta al rifugio dove subito dopo il nostro arrivo si scatena il tempo Vulkan. Ma anche stavolta noi siamo al coperto e comodamente seduti ci godiamo una Lasko aspettando che passi. Insomma combattiamo l’acqua con l’alcool!

Alle 17:00 circa è ora di ripartire e dopo una breve consultazione si decide di scendere per il percorso che si fa con gli sci d’inverno che in 3 km circa ci riporterà al furgone anzichè sorbirsi i 9 km in discesa della carrareccia. La discesa subito via dal rifugio sui pratoni e l’ultimo tratto più ripido prima di arrivare a Circonio regalano belle emozioni, percorso assolutamente da evitare però in caso di bel tempo essendo questo il sentiero utilizzato dagli escursionisti a piedi che sono sempre molto numerosi.

Arrivati al parcheggio, l’indomabile Steve, non pago dei “solo” 100 km in due giorni e circa 2.300 m di dislivello decide di tornare a casa in bici ed alle 20:30 in divisa Vulkan è già in seggio a votare.
Noi tre invece rientriamo passando per il rio dei gamberi e ci fermiamo nei soliti punti chiave per “controllare” il livello del fiume che oggi è particolarmente ricco di acqua e rombante ed è uno spettacolo osservarlo dall’alto dell’arco naturale.

 

 

 

Una due giorni che, anche se a conti fatti è risultata meno impegnativa di quello che mi aspettavo, ha però regalato a me sicuramente ed agli altri partecipanti spero anche delle emozioni uniche pedalando in posti incontaminati, in buona compagnia, condita sempre dal sano spirito Vulkan che fa della bici il mezzo per esplorare il territorio che anche se solo a pochi passi da casa ha dimostrato anche stavolta che esistono ancora tanti posti da scoprire.

Partecipanti in ordine di apparizione:

Andrea Giorgio
Zagolo
Steve in the Middle
GN

Un grazie a tutti e W Vulkan!

E alla prossima gita Vulkan in programma (Trieste- Rovigno, 07-08-09 Giugno).

Ciauz

GN – Stefano Venier

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